Eccoci, ci siamo. Finalmente fresco di stampa un libro che abbiamo costruito in questi mesi. Un progetto che ha coinvolto 13 chef bergamaschi nell’interpretare un raviolo ispirato alla cucina regionale italiana.
Un libro scritto con l’intento di farvi venire voglia di mettere e mani in pasta, stimolare la vostra creatività, riscoprendo il piacere di dedicare del tempo a voi stessi.
E’ possibile reperirlo scrivendo a: info@lama.studio
Oppure presso alcuni dei ristoranti che hanno partecipato. Un libro in cui abbiamo creduto, autoprodotto. Senza nessuno sponsor, senza finanziamenti.
Ma perché proprio il raviolo e la pasta fresca?
Sembra forse un po’ anacronistico trattare questo tema, in una società che predilige il tutto e subito. Forse sarebbe stato più utile trattare ricette facili e velocissime, dal risultato assicurato: questo è quello a cui aspiriamo, ma in fondo è solo una grande illusione. Nulla è facile, veloce e dal risultato assicurato. Ma comunque la verità sta nel mezzo, perché in realtà non è così vero che fare la pasta in casa, anche ripiena richieda così tanto tempo. E se vi cimentate, sicuramente godrete di benessere e autostima, perché il risultato non potrà essere che ottimo. Lo sapete che tutto ciò che viene considerato un “avanzo” può diventare un gustoso ripieno? E per la pasta? Bastano pochissimi ingredienti, per ottenere risultati strepitosi. Perché il raviolo è anche questo: un esercizio per nobilitare ciò che consideriamo povero o scarto. Come diceva il poeta e scrittore Tonino Guerra “Per me, il tortello è una pasta piena di pensieri…”. Insomma, impastare può far bene a tutti: ai bambini, agli adulti, ai depressi, agli infelici, ma anche ai soddisfatti della propria vita, perché impastare è un po’ come dare forma alla propria vita.
Ecco.
Testi di Lara Abrati, foto e progetto grafico di Matteo Zanardi.