Provare abbinamenti curiosi e inusuali regala spesso grande soddisfazione gastronomica; se non altro, possiamo soddisfare quella sana necessità umana di uscire un po’ dalla nostra comfort zone e regalarci nuovi stimoli creativi e gustativi. E spesso, questa attività riesce al meglio quando la si fa nel modo più semplice possibile, senza eccessive trasformazioni, lasciando da parte quell’incontenibile voglia di osare che sta caratterizzando sempre più il mondo della ristorazione, ma che spesso porta a veri e propri buchi nell’acqua.
Nascono con questo obiettivo le Condire Food Experience e qualche settimana fa, a Raggiocorto (una piccola vineria con cucina a Palazzolo sull’Oglio – Brescia), se ne è svolta una proprio per celebrare l’unione di due elementi semplici come il formaggio e il gelato artigianale. Abbiamo coinvolto due bravi artigiani del gusto locali: Capoferri formaggi, con Claudio e Andrea, la quarta generazione di una famiglia di affinatori di Adrara San Martino (Bg) e Mologni gelato, con Giorgia e Francesco Gargano, una giovane realtà di Paratico (Bs), che ha già ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui i due coni della prestigiosa guida alle gelaterie d’Italia del Gambero Rosso.






Durante la serata, si son potuti assaggiare alcuni formaggi d’alpeggio selezionati da Capoferri formaggi: dal Bitto DOP, al Formai de mut DOP fino al Bagoss DOP. Con questi, una quenelle di gelato all’olio extravergine di oliva del Sebino, delicato, ma allo stesso tempo aromatico e grasso. A seguire, il blu di capra, un erborinato non piccante che abbiamo accostato ad un gelato fresco al gusto lime e bergamotto. Ha preparato la bocca al risotto, arrivato poco dopo, bello mantecato allo stracchino del Monte Bronzone, con una spolverata di amaretto sbriciolato; accanto, il gelato alla zucca, preparato con zucca Delica fresca cotta al forno e ridotta in purea.









Infine, un goloso gelato alla cheese cake preparato sempre da Giorgia Mologni e Francesco Gargano, con salsa ai frutti rossi e crumble, tutto auto prodotto nel loro laboratorio a pochi metri dalla gelateria sul lungo lago.
Caldo-freddo.
Dolce-salato.
Cremoso-croccante.
Solo alcuni dei contrasti che abbiamo potuto apprezzare, il tutto unito all’aroma di questi prestigiosi formaggi e alla consistenza dei gelati artigianali preparati magistralmente.
Semplicità non è banalità: a volte basta saper “vedere”, non serve inventare nulla.
Foto: Matteo Zanardi