Un luogo meraviglioso.
Dove è possibile respirare bellezza.
Quando si hanno le batterie scariche, quando si ha voglia di una coccola per il cuore, quando si ha semplicemente voglia di qualcosa di buono, questo è il luogo perfetto per staccare la spina e riconciliarsi con se stessi.
Miranda è il nome della zia di Sergio Polini, attuale titolare e gestore dell’attività di famiglia. Voluta dal nonno, portata avanti dai genitori, ora dietro alla proposta del ristorante e dell’hotel c’è lui. Classe 1989, conduce con entusiamo l’attività insieme alla compagna Barbara.
Una terrazza sul Sebino che lascia a bocca aperta, una vista spettacolare su Monte Isola (l’isola lacustre più grande d’Europa) che accomapagna il pranzo o la cena. Ci si può arrivare sia dal lago d’Iseo, quindi da Riva di Solto (Bg), che da Endine Gaiano (Bg), dalla vicina valle Cavallina, dove si può godere del bellissimo lago d’Endine. Tra i due laghi, in zona collinare, c’è il ristorante: luogo meraviglioso.
La sala è elegante e la cucina è curata dallo chef storico del locale, Pasquale Spelgatti, che vi lavora da oltre 20 anni. Una cucina classica, con qualche aspetto contemporaneo che la rende frizzante. Una proposta che spazia dalla carne fino al pesce, sia di mare che di lago.
L’insegna, ormai storica e conosciuta in zona, propone oltre alla carta e alle degustazioni, un menu dedicato ai signature, piatti cioè che hanno lasciato un segno e che ben rappresentano la storia e la filosofia di questo posto.
Se ci andate per la prima volta, il consiglio è quello di lasciarvi guidare in questo percorso goloso.
Si parte con alcune stuzzichi, ben fatti e ben curati. La pizzetta fritta, croccante e leggera, poi il pane al vapore con la carne sfilacciata, che aprono le danze a buon titolo per i piatti veri e propri.
Ecco arrivare la coscia di anatra confit, ben cotta e sfilacciata, servita su un morbido di patate ratte (una varietà di patate a pasta gialla, dalla forma lievemente allungata e dall’aroma unica, il sapore dolce e una grande presenza di amido) e inondata di salsa pechinese. Un classicone della cucina cinese, un po’ dolce e un po’ piccante, perfetta da abbinare all’anatra; riesce a dare una spinta decisa al piatto andando a smorzare piacevolmente la dolcezza della patata, ma soprattutto l’aroma tipica dell’anatra. Un classico ben riuscito, che trae ispirazione dai sapori orientali.
Poi si passa all’uovo pochè fritto, servito con una fonduta di taleggio e tartufo. Probabilmente non dovremmo nemmeno commentarlo tanto le sue caratteristiche siano… immaginabili e di grande soddisfazione. La croccantezza della panatura fritta è una vera goduria quando la si messe sotto ai denti. Per non parlare della cremosità del tuorlo che ben si amalgama con la fonduta di formaggio. Infine, la terrosità tipica del tartufo nero appena grattugiato, per un piatto tondo, che piace! Ne mangeresti all’infinito.
Quindi arrivano loro, gli spaghettoni alla carbonara di lago con trota affumicata, pecorino e uova di trota. La tenuta della pasta è perfetta, la sua cottura anche. La trota a tocchetti che richiama il legame con il territorio; le sue uova offrono un piacevole contributo in fatto di croccantezza, sapidità e colore.
Questo è il turno della pancia di maialino da latte, saporito e succoso, servito con la senape e l’indivia: un gioco tra il dolce e l’amaro, tenerezza e piacevole fibrosità, grassezza e vegetale. E poi la senape, che te ne fa mangiare un boccone dopo l’altro.
Per finire, oltre alla piccola pasticceria, una tarte tatin di mele scomposta. Si discosta con coraggio dal dolce tradizionale, sia per forma che per sapore: la sua dolcezza non stucchevole e non eccessiva lo rende un dessert perfetto per terminare questo menu con piatti classici, ben eseguiti.
Per chi ama le porzioni generose, ma che ha a cuore la curiosità per la buona cucina.
Autenticità, concretezza, genuinità.
Questo è il Ristorante Miranda di 0Riva di Solto (Bg). Per una gita domenicale fuori porta o una serata in completo relax.
Parole di Lara Abrati
Foto di Matteo Zanardi