Grande successo in casa Bergamasca che, ancora una volta spicca per la qualità della sua offerta.
Tre le eccellenze della provincia premiate dal Gambero Rosso il 25 settembre, durante la presentazione dell’edizione 2019 della Guida ai bar d’Italia: il Marelet di Treviglio e la Pasticceria Morlacchi di Zanica (con le tre tazzine), mentre il prestigioso Premio Illy Bar dell’anno è stato assegnato a La Pasqualina di Almenno San Bartolomeo.
Una pubblicazione, quella del Gambero Rosso, che comprende 1300 indirizzi ubicati dal nord al sud Italia, di cui ben 44 premiati con le Tre Tazzine e i Tre chicchi: il massimo del punteggio. Un vero e proprio esercito di eccellenze che spesso passa in secondo piano, ma che esiste ed è più vivo che mai.


La Pasqualina è stata scelta dalla giuria tra i 25 bar (Tre Tazzine e Tre Chicchi) in gara per l’ambito Premio Illy Bar dell’Anno per la qualità assoluta dei prodotti, per la ricerca senza sconti della salubrità e l’attività didattica e di diffusione della cultura alimentare.
“È soprattutto l’ultimo concetto espresso dalla giuria che ci rende orgogliosi per questo premio – racconta Riccardo Schiavi, titolare de La Pasqualina – credo molto in questo. Creando movimento culturale attorno al bar cerchiamo di stimolare allo stesso tempo la conoscenza di quello che proponiamo, ma anche di stimolare l’aggregazione che ha sempre contraddistinto il modo di vivere il bar”.

Tante le occasioni di aggregazione e convivialità organizzate dallo storico locale: dagli eventi alla didattica, perché la qualità, per essere percepita, va riconosciuta.
“Noi dobbiamo fare cultura, solo così ci possiamo difendere dai grandi colossi – stranieri e non – che stanno spopolando con prodotti di dubbia qualità venduti a prezzi esorbitanti” racconta ancora Schiavi.
Fuori dubbio l’altissima attenzione alla qualità dell’offerta, dai caffè, fino ai dolci, passando per il gelato, le centrifughe e i cocktails. Particolare focus verso la selezione della materia prima, al rispetto nella sua trasformazione e alla salute, ma anche al piacere, di chi poi andrà a consumare i tesori gastronomici preparati.
“Un lavoro costante svolto giorno dopo giorno, ora dopo ora, per molti anni: questo il segreto de La Pasqualina. Non resta che proseguire sul percorso intrapreso, continuando a rinnovare l’attenzione verso la qualità e il fare cultura, solo così potremo sopravvivere”, racconta infine Schiavi.


Il bar del futuro? Non solo caffè e cornetto: una proposta che spazia dai prodotti classici e tradizionali, fino alle proposte light, salutari. Dai prodotti a base di frutta fresca, come aperitivi o centrifughe, all’attenzione verso la panificazione o alla selezione di caffè. Gelato prodotto con materie prime fresche e possibilmente locali.
Un lavoro minuzioso e faticoso, da comprendere e valorizzare.