Siamo abituati a percepire il mondo della miscelazione distante da quello della ristorazione. Un mondo fatto di ricette codificate, strumenti in metallo, distillati, bitter ed altri elementi al fine di preparare drink trovabili ovunque, in ogni parte del globo, senza differenze o distinzioni. Questo è l’approccio di chi sceglie di limitarsi all’esecuzione, utilizzando prodotti di grandi marchi e facilmente reperibili in commercio.
Ma il mondo della miscelazione è una vera e propria arte, molto simile a quella della ristorazione. Il barman o la barlady si trova sempre più spesso di fronte a sfide che vanno oltre la mera esecuzione.
Sfide in cui diviene fondamentale l’interpretazione.
Nascono così i cosiddetti twist, cioè drink ispirati ai grandi classici, ma con piccole modifiche che li rendono lievemente diversi. Oppure, la sperimentazione può essere totale, con l’invenzione di cocktail creativi, con l’utilizzo di distillati o liquori ricercati, succhi, censtrifughe e altri elementi lavorati dal barman stesso e utilizzati per la propria proposta. E’ in questo senso paiono molto evidenti le similitudini con il mondo della cucina.
Anche la stagionalità è importante: è questo il motivo per cui si vedono sempre più spesso drink list stagionali, che valorizzano i prodotti che la natura ci mette a disposizione in ogni fase dell’anno; non solo per la cosiddetta guarnitura (l’elemento “fresco” che viene messo sul bicchiere alla fine della preparazione), ma anche per quanto riguarda gli ingredienti stessi del piatto.
L’autunno mette a disposizione alcuni elementi che ben si prestano alla preparazione di drink particolari. Come il melograno, o melagrana. Un frutto che, una volta tolta la buccia esterna, mette in mostra i suoi bellissimi semi, di colore rosso intenso, con un piccolo semino duro, ma ricche del virtuoso succo: dolce e acido allo stesso tempo. Perfetti per guarnire un piatto, ma anche per estrarre il liquido, buono per la salute, ma anche per il gusto.
Nicola Cassi del Rio Bar di Bergamo propone per l’aperitivo una piccola drink list che prevede cocktail secondo stagione e con l’utilizzo di infusi e bevande artigianali, spesso preparate proprio nel bar. La carta cambia secondo il periodo: dalla primaverile-estiva si passa all’autunnale-invernale, proponendo ricette dedicate.
Ecco che se n’è inventato uno utilizzando il melograno abbinato all’Italicus e a un goccio di prosecco. Ne deriva un drink fresco e beverino, grazie alla dolcezza unita all’acidità del melograno, ma anche e soprattutto dalle caratteristiche gustative del rosolio al bergamotto: l’Italicus, diventato in pochi anni un distillato simbolo dell’aperitivo all’italiana. Il classicone lo prevede abbinato al Prosecco, ma anche alla tonica oppure al succo di pompelmo. Nicola ha deciso di proporre l’abbinamento classico Italicus e Prosecco, ma con il suo tocco originale: mettendoci anche il melograno in grani. Quando lo si beve, la sensazione di freschezza pervade il palato, per poi masticare qualche grano e ben percepire l’esplosione dolce del frutto.
Anche la miscelazione è un’arte tutta da valorizzare.
Parole di Lara Abrati
Foto di Matteo Zanardi
In partnership con Rio Bar Bergamo.