Un nuovo format, moderno e semplice, per valorizzare il piacere di gustare un buon pesce fritto. Un luogo a metà tra una friggitoria del nord Europa e il classico chiosco di un qualsiasi stabilimento balneare.
Il nuovo locale ha visto la luce pochi mesi fa nel cuore della città di Bergamo, di preciso nella vivace via Borgo Santa Caterina. Un piccolo luogo che vuole essere il locale numero zero del progetto di Luca Adami, imprenditore e consulente che da anni si dedica al mondo del cibo e della ristorazione con diverse esperienze alle sue spalle.
“Avevo in mente un luogo che potesse far sentire l’ospite come in spiaggia, nei chioschi delle stagioni balneari in riva al mare – racconta Luca – per questo motivo l’arredamento è un volutamente spartano, con riferimenti al mare e alla spiaggia, poi c’è l’uso del legno e i colori scelti sono il bianco e l’azzurro”.






Pochi tavolini, un bel bancone con dietro le lavagne dove viene esposta l’offerta, che può essere consumata in loco in cestini, che ricordano nell’essenza lo street food, oppure portata via.
La scelta è stata precisa: preparare pochi piatti per un’offerta verticale che accogliesse il pesce fritto in alcune delle sue varianti più iconiche.
Il fish and chips la fa da padrone, con il merluzzo che viene proposto a tocchi grossolani, pastellato e fritto, disposto sopra una montagna di patatine fritte. Accanto al fish and chips, molto simile a quello che si trova sulle coste inglesi e scozzesi, rigorosamente da mangiare con le mani (o con lo stuzzicadenti), ci sono le tipicità delle fritture più nostrane: gli anelli di totano, ma anche i latterini, i gamberi e le alici, passate appena in farina di riso e poi fritte. Si può scegliere anche il gran fritto misto, che comprende tutte le tipologie.









Tutti i piatti sono serviti con la salsa in abbinamento di due tipologie: una alla senape e miele, mentre l’altra è una remoulade, anch’essa di ispirazione nordica. Pochissime preparazioni, prezzi concorrenziali, senza tralasciare la qualità del pesce, ma anche della frittura. Il pesce risulta asciutto e cotto per bene, senza assorbimento eccessivo di olio. Per la frittura viene utilizzato olio di girasole ad alto acido oleico, che viene pulito più volte durante la giornata grazie ad un sistema automatico di filtraggio.


Oltre alla qualità del pesce e alla qualità di frittura, Luca Adami ha posto la sua attenzione anche nell’evitare qualsiasi contaminazione glutinica rendendo di fatto la proposta del locale totalmente senza glutine. Una proposta dedicata a tutti, con pochissimi piatti ben…fritti!
Il fish and chips è uno dei piatti tra i più diffusi nella cucina britannica, soprattutto nelle zone vicine alle coste. Lo si mangia al ristorante, ma anche nelle diffuse e piccole friggitorie presenti in quasi tutti i centri abitati senza tavoli e servizio: è lo street food anglosassone per eccellenza. E’ davvero frequente vedere passeggiare persone con il cartoccio in mano che gustano questa prelibatezza: con qualsiasi condizione meteo, dalla pioggia al vento e al freddo, è sempre un buon momento per godere del merluzzo pastellato appena fritto e fumante. La pastella esterna si caratterizza per la bella croccantezza e mai aderisce alle carni di pesce: in questo modo non si inzupperà di olio, ma a cottura ultimata il merluzzo (o l’eglefino) rimarrà bello asciutto, sodo, ma allo stesso tempo morbido. Lo si può trovare a tocchetti, ma è più frequente che venga proposto il filetto in unico pezzo con la porzione intera o a metà.
Ebbene, benvenuto a un nuovo protagonista dello street food fritto a base di pesce di qualità e “visto il successo di questi mesi, stiamo pensando a come portare avanti e ingrandire Frish, forse con nuovi punti vendita, forse con un food truck…vedremo!” racconta infine Luca Adami.
Parole di Lara Abrati
Foto di Matteo Zanardi