Eccola che si avvicina, quell’atmosfera natalizia con tutto il suo hygge. Ad esempio in quante case in questo periodo staranno guardando “Love Actually”, “Nothing Hill” o “Quattro matrimoni e un funerale”, magari sorseggiando un English tea? È per questo che oggi vogliamo parlarvi dell’Afternoon tea, il rito di bere il tè in Inghilterra, o meglio, il non rito come ci spiega Emma Strippoli, insegnante e amante della cucina, mezza pugliese e mezza inglese. Vediamo quindi ora dieci cose che abbiamo imparato da lei e che lei, a sua volta, ha imparato da sua nonna e dai suoi libri di cucina.
Un non rito
Come anticipato, in realtà in Inghilterra a dispetto di quello che si potrebbe pensare, non esiste un vero e proprio rito legato al consumo del tè, ovvero non c’è un rituale attorno a questo momento come invece altrove, ad esempio nei paesi asiatici, dove ha una grande centralità. Questo è dovuto probabilmente alla sua origine e alla storia che l’ha portato in Gran Bretagna.
Breve storia ed origine del tè in Inghilterra
Il tè in Inghilterra arriva durante il periodo del colonialismo, ai tempi in cui deteneva il controllo delle Indie. Questa tradizione ha origine quindi nel XIX secolo ed è legata alla figura della Duchessa di Bedford che lo introdusse come abitudine nella sua routine quotidiana, in accompagnamento ad alcuni cibi, per sedare l’appetito tra il pranzo e la cena. Si diffonde quindi inizialmente come un bene di lusso, tra gli alti ranghi della nobiltà inglese e solo lentamente nel corso dei secoli diventa un’usanza anche più popolare.
L’aggiunta del latte
In origine non si consumava con il latte. Questa abitudine pare sia subentrata principalmente per due motivi, che ci confermano la sua origine nobile, ovvero per non macchiare la porcellana e i denti. Oggi è diventata soprattutto una questione di gusto, e lo possiamo trovare tanto con il latte, quanto senza.
Ma quale tè?
Non vi aspettate di trovare nelle case inglesi mobili pieni di infinite scelte e varietà di tè, come magari capita fuori nei locali: la maggior parte delle persone e delle famiglie oggi a casa ne hanno e ne consumano principalmente due, ovvero l’English Breakfast e l’Earl Grey, i classici a cui siamo abituati anche noi.
Quando si consuma e l’importanza dell’aspetto sociale
Ma quindi che cos’è questo Afternoon Tea, soprattutto oggi? È il momento che segna la fine giornata lavorativa, ci racconta Emma, tra le 17 e le 18. “Possiamo paragonarlo un po’ all’aperitivo, perché non fa mai da pasto completo e perché raramente si fa da soli. È un momento conviviale, bello se condiviso in socialità, anche perché bisogna pensare che in Inghilterra non ci sono grandi pranzi conviviali in famiglia come ad esempio… in Puglia!”.
Un’altra differenza importante che lo distingue dal nostro aperitivo è che prima si parte dal dolce e poi si va al salato.
Parte dolce e parte salata, ecco che cosa si mangia
Ma oltre a bere tè, che cosa si mangia? Come anticipato, fu sempre la Duchessa di Bedfort che iniziò a richiedere degli spuntini dolci e salati insieme al té per combattere la sensazione di fame nel pomeriggio. Ancora oggi è proprio così: c’è sempre un parte dolce, dove a non mancare mai sono i famosi biscotti al burro, gli shortbread, poi gli immancabili scones e una torta. A seguire la parte salata, di solito composta dagli shortbread in versione salata; da sandwich conditi in vario modo come salmone, o cetriolo, formaggio e erba cipollina o prosciutto di Praga e senape; poi sausage roll con carne di maiale, mela e cipolla. Visto quante cose ci sono in realtà nella cucina inglese?!






La presenza dell’alzatina
Attenzione all’aspetto estetico: tutti questi cibi vengono presentati sempre sull’alzatina, un elemento imprescindibile dell’Afternoon Tea. C’è un’organizzazione ben precisa, ovvero al piano più basso troviamo i cibi salati come i sandwich, ma anche la mostarda, i cetrioli e così via, mentre sui piani intermedi ci sono gli scones e all’ultimo piano i dolci.
La Victorian Sponge
Come anticipato, nella parte dolce dell’Aftertoon Tea, non manca mai una torta, quasi sempre un pan di spagna. Tra le più comuni ed iconiche, c’è senz’altro la Victorian Sponge, che prende il nome da questa storia che ci racconta Emma: nel palazzo della Contessa di Bedford, venivano servite varie torte a merenda, e tra le varie ospiti c’era anche la regina Vittoria che pare abbia richiesto questa torta con la stesso ripieno degli shortbread. Da qui, il suo nome indissolubilmente legato. Ma c’è di più: pare che questa torta sia stata pensata un po’ come la declinazione femminile della ricetta più maschile dei sandwich, che venivano consumati dagli uomini ricchi durante il gioco d’azzardo, comodi per non sporcarsi le dita, proprio come la Victorian Sponge.
Come si consumano gli scones
Ma torniamo al piatto simbolo centrale dell’Afternoon Tea, ovvero gli scones. Prima di darvi la loro ricetta, dovete sapere che c’è una diatriba che divide l’Inghilterra, un po’ come l’arancino e l’arancina in Sicilia. Qui, è a proposito del modo di consumarli: in Cornovaglia si mette la marmellata come base e si aggiunge la clotted cream come condimento sopra, mentre invece nel Devon si concepisce la clotted cream come se fosse burro, quindi si spalma prima la crema e poi la marmellata. Se vi interessa sapere come preferiva fare la regina, lei preferiva la versione cornica!
La ricetta di Emma degli scones

Ingredienti per 10 scones
450g farina 00
115g burro
1 bustina di lievito
60g zucchero
1 uovo
120g latte
pizzico di sale
qb marmellata di fragoline o lamponi o frutti di bosco
qb clotted cream
Procedimento
Infine, gli scones mangiano aprendoli a metà e farcendoli con clotted cream e marmellata… Decidendo voi in quale ordine!
Accendi il forno a 180° statico.
Unisci farina, zucchero e lievito. Aggiungi il burro a cubetti e crea delle briciole con le mani (lavare le mani nella farina).
Aggiungi l’uovo sbattuto con il latte e impasta il minimo indispensabile, finché si crea un panetto omogeneo.
Stendi con il mattarello con uno spessore di almeno 1cm.
Ricava dei cerchi con il coppapasta, spennellali con latte o tuorlo d’uovo e inforna per 12-15 minuti.
Per preparare la versione all’italiana unite 125ml panna fresca montata a mano + 250g mascarpone e 2 cucchiai di zucchero.