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La passata di pomodoro: storie di casa e profumi di infanzia in conserva

  • 10 Giugno 2024
  • Lara Abrati
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L’estate, l’orto e le immancabili piante di pomodoro, da curare giorno dopo giorno dalla loro messa in cultura. Quel profumo di erbaceo che le caratterizza e il “verde” che lasciano sulle dita delle mani quando le si manipola. Il pomodoro penso sia tra le colture maggiormente presenti negli orti domestici delle case del Nord Italia e, soprattutto, in quelle del Sud. La motivazione è semplice: nonostante il pomodoro sia una specie facilmente coltivabile in tutta la Penisola, il caldo secco del Meridione permette al pomodoro di maturare ancora meglio, sviluppando componenti che lo rendono ancora più saporito e aromatico.

Se è vero che il pomodoro è tra gli ortaggi preferiti da coltivare nell’orto di casa, è altrettanto vero che nelle stesse cucine, la passata di pomodoro è uno degli ingredienti che non deve mancare in dispensa. Ecco che la grande e concentrata disponibilità di pomodoro in un determinato periodo dell’anno, l’estate, ha stimolato la nascita e la ricerca di una modalità con cui lavorarlo, conservarlo, rendendolo così disponibile tutto l’anno.

Avendo fin dal’infanzia curato l’orto di casa, ricordo bene quando l’eccesso di produzione domestica si trasformava nella necessità di preparare la passata: la cucina si trasformava in un piccolo laboratorio dove i pomodori venivano prima lavati, poi tagliati avendo cura di eliminare i semi, poi passati al passaverdure, dove venivano eliminate anche le bucce.

Ma come è ovvio che sia, la vita della maggior parte delle persone non lascia spazio a questo e la necessità è quella di acquistare una passata bella che pronta, confezionata come si deve e che richiede solo di essere trasformata in una golosa salsa.

Ho scelto quindi di mettermi al pc e cercare piccole aziende che producessero una passata di pomodoro acquistabile online e con etichetta pulita, cioè con pomodoro e sale come ingredienti esclusivi.

Ne ho selezionate tre, tutte di grande qualità e di grande facilità nell’effettuare l’ordine elettronico. Tutti gli e-shop comunicano al visitatore le informazioni necessarie e obbligatorie per legge in modo chiaro ed esaustivo. I pagamenti li ho fatti con pochi click e i prodotti sono stati consegnati entro pochissimi giorni. Ecco, forse per prodotti dal costo contenuto come la passata di pomodoro, le spese di spedizione incidono in modo importante rendendone l’acquisto forse troppo oneroso se non effettuato per quantità importanti.

Dalla molisana OROMINERVA, alla marchigiana Azienda Agricola LA MATTERA, fino alla veneta Società Agricola Pelosin con il marchio CORRADI, che nasce dopo l’acquisizione da parte dell’azienda di alcuni terreni in Basilicata, dove è stato creato anche il laboratorio di trasformazione. Tre prodotti dalle caratteristiche uniche, che ho assaggiato per voi.

Orominerva è forse il marchio più conosciuto dei tre. La loro passata si è aggiudicata il primo posto nella classifica fatta dal Gambero Rosso nel 2017 ed è facilmente acquistabile da molti rivenditori in tutta Italia, oltre che direttamente dallo shop online. La nota di pomodoro fresco qua si sente bene, un po’ meno l’erbaceo tipico della specie. L’aroma ricorda a tratti frutti come l’albicocca (più il succo di albicocca), probabilmente anche a causa della sua importante acidità, che prevale di molto sulla dolcezza che poco a poco arriva al palato regalando una persistenza media. La sua decisa freschezza, probabilmente data dal grado di maturazione del pomodoro, la rende adatta a ricette e utilizzi in cui si prevede una cottura marcata della passata, magari accostandola a prodotti che possano andarla a smorzare rendendola così più equilibrata al palato. Scomodo il packaging scelto perchè una volta aperta bisogna applicare gesti di gran vigore per estrarla dal vasetto: per i meno pratici, il disastro è assicurato.

Giudizio: mica male!

Per info: OROMINERVA

La passata dell’azienda agricola La Mattera mi ha ricordato la perfetta passata agricola di casa, quella che regala infinite gioie e va a toccare il cuore, anche se non perfetta nell’equilibrio (forse è proprio questo il bello). Il profumo è quello del pomodoro molto maturo e perfettamente sano appena raccolto e lavorato, unito all’aroma erbacea tipica della pianta. Il prodotto regala al naso e anche per via retronasale una sensazione di fruttato meno intenso della passata precedente, che non prevale sul pomodoro. La bella dolcezza, che arriva subito al palato è ben accompagnata da una giusta acidità , regalando a questa passata una grande persistenza e forza. Una passata da utilizzare anche appena scottata, perfetta per qualsiasi utilizzo, prodotta con pomodori ben maturi.

Gudizio: ottima!

LA MATTERA

In ultimo, ma non per minore importanza, la passata Corradi, che ho trovato perfetta: mi ha riportato al ricordo di infanzia e, forse, in termini di piacevolezza l’ha anche superato . Al naso e per via retronasale mi ha accolto con una bella sensazione di erbaceo, dove l’aroma del pomodoro maturo si percepisce, ma non si prende la scena. In questa passata, l’aroma, ma anche la dolcezza e la freschezza si percepiscono con grande equilibrio. Nessuna prevale sulle altre e, tutte insieme, creano una melodia di grande soddisfazione. Un equilibrio dato probabilmente dall’utilizzo di pmodori maturi al punto giusto e lavorati come si deve. Alla fine, che resta? La bella e delicata acidità, mai invasiva, ma che lascia al palato una bella sensazione di pulizia.

Giudizio: perfetta!

CORRADI

Anche dietro a una semplice passata di pomodoro c’è un mondo dalla complessità unica: c’è chi quel pomodoro l’ha visto nascere, l’ha coltivato e raccolto. Poi c’è chi l’ha trasformato e messo nel barattolo. Un insieme di scelte che permettono di ottenere i prodotti che ho assaggiato: passate di pomodoro uniche, diverse tra loro e tutte in grado di offrire un piacere al palato.

Che fascino e valore la diversità: anche in prodotti che percepiamo spesso come banali. Alleniamoci a saperli distinguere, a porre attenzione a ciò che i nostri sensi ci comunicano, ad ascoltare. L’ascolto di se stessi è importante e si può fare pratica anche nel semplice atto del cibarsi, non sprechiamo questa possibilità.

Parole, foto e assaggi di Lara Abrati

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