Perfetto per la colazione oppure per la merenda, il krapfen è uno tra i dolci fritti più golosi. Una preparazione che nelle regioni del nord – est Italia si ritrova anche elencato tra i PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), ma che, in realtà, lo si vede protagonista con nomi diversi anche nelle regioni centrali della Penisola, poi in Germania, Austria e in alcune zone dell’est Europa, come la Romania e l’Ungheria. Krapfen in tedesco vuole dire letteralmente ciambella; per questo motivo in Germania lo si trova invece con il nome di Berliner Pfannkuchen (farcito con la confettura). Una pasta lievitata molto simile anche a un dolce di origine ebraica chiamato Sufganiyot, ma anche al rumeno gogoașă, al fank ungherese e, anche se a forma di ciambella, all’americano donuts. In ogni angolo d’Europa in realtà viene chiamato in modo diverso, fino ad arrivare al classico bombolone italiano (farcito con la crema pasticcera), detto anche bomba, tipico della Toscana, del Lazio, ma anche dell’Emilia-Romagna.


Una cosa è certa: piace davvero a tutti, in ogni sua versione. Un po’ per la sofficità della sua pasta, un po’ per la sua frittura, un po’ per la farcitura. Fatto sta che è davvero frequente ormai trovare i krapfen in molte pasticcerie tutto l’anno.
Si tratta di un impasto lievitato preparato a base di farina, uova, latte, burro e zucchero. Dopo aver amalgamato gli ingredienti, si fa lievitare la pasta. Una volta raggiunto il grado di lievitazione desiderato, viene data la forma al nostro krapfen e successivamente viene cotto in forno o in olio bollente. Infine, si inietta la farcitura con una siringa da pasticceria e lo si ricopre di zucchero a velo.
A Bergamo, i krapfen di Krizia

Disponibili tutto l’anno e super buoni sono i bomboloni prodotti da Krizia nel suo laboratorio di pasticceria in via Baioni a Bergamo. La pasta lievitata è prodotta magistralmente nella versione classica; viene poi alleggerita nella fase di cottura: una volta formati, i krapfen vengono sottoposti dapprima a una cottura in forno e poi al passaggio in olio bollente. Questo per far in modo che il prodotto non assorba troppo olio durante la frittura, a garanzia di bontà, salute e leggerezza.
E la farcitura? Sempre aggiunta al momento dell’ordine, è possibile scegliere tra crema pasticcera, crema al pistacchio, crema al cioccolato fondente o al cioccolato bianco, crema zabaione, crema e amarena; poi ricotta, miele oppure le confetture extra di albicocca, mango, fragola o lampone. Tutte le creme sono rigorosamente genuine e prodotte nel laboratorio da zero, così come le confetture extra, preparate sotto vuoto a bassa temperatura (per mantenere inalterate le caratteristiche estetiche e nutrizionali della frutta) a partire dalla lavorazione stagionale del prodotto fresco.






Alla pasticceria Krizia, la versione moderna e golosa di un dolce semplice che non passa mai di moda: non solo per il Carnevale!
Parole di Lara Abrati
Foto di Matteo Zanardi